Fare un salto nel buio significa compiere una scelta rischiosa. Abbandonare un rifiuto è già un’azione con un potenziale distruttivo enorme, ma se il rifiuto porta con sé un virus, il potenziale diventa catastrofico: gli animali selvatici potrebbero ammalarsi e divenire veicoli di varianti o mutazioni per noi sconosciute.
L’autore traspone, in modo allegorico e concettuale, tale scenario nei boschi della sua zona. Servendosi dell’oscurità, rappresenta il virus come uno spettro, che distorce l’ambiente intorno a sé per impossessarsi delle sue vittime.
Un ringraziamento speciale per la sua disponibilità va alla dottoressa Maria Caramelli (Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta), la cui ricerca sui mammiferi marini è stata fonte di ispirazione.
